sabato 28 febbraio 2015

Svizzera

La puntualità delle mie mestruazioni è tale per cui se Trenitalia seguisse il mio trend anche solo per 8 mesi filati, nel settore trasporti diventerebbe un'eccellenza nel mondo. Ma è possibile che in 18 mesi di tentativi, nemmeno una settimanuccia di ritardo? Giusto per provare quel piccolo brivido del ritardo, giusto per credere almeno una volta di avercela fatta, giusto per provare a fare un maledetto test di gravidanza. E invece no, 30 giorni giusti e via, altro giro altra corsa. Ok, ci sono lati positivi in tutto questo, cicli perfetti, zero sbavature, però è come avere un Ferrarino in garage e non avere le chiavi per farci un giretto. Ritardo, ritardo, ritardo! E invece no, anche questa volta sono arrivate.

giovedì 26 febbraio 2015

Immaginazione non fa rima con realtà

Quando una coppia decide che è arrivato il momento di allargare la famiglia è quasi come se iniziasse un conto alla rovescia, come se fosse questione di poche settimane prima che il bimbo arrivi. Si inizia a fantasticare su quanto sarà carino, a chi assomiglierà: "avrà il mio naso e le tue orecchie" selezionando le parti migliori dell' uno e dell'altro per il perfetto prototipo che la nostra mente ha già creato. Si valuteranno i nomi, assolutamente no quelli che ci ricordano la compagna di scuola figa che al confronto ci faceva apparire super sfigate, anche se non lo eravamo in realtà (ma c'è una giustizia divina e ora noi siamo top e lei invece racchia al quadrato). No i nomi degli ex, di entrambi, no i nomi del tipo "voglio ma non posso" perché poi in abbinata con il cognome suona tipo "Kevin Ruoppolo" o "Chantal Cazzavillani". Meglio mantenere un basso profilo a mio avviso. Per non parlare poi del corredino, va attentamente meditato: si parte dal fasciatoio, passando per il bidoncino acchiappapuzzapannolini, attraversando il cuscino per l'allattamento e finendo con l'aspiramoccio del nasino. Insomma, se non si sta calmi si rischia di andare in affanno mesi e mesi prima che il test di gravidanza dia, FINALMENTE, la conferma che la gravidanza non è solo un'utopia. Almeno per qualcuna. In effetti, a onor del vero, va detto che non per tutte è difficile ottenere una gravidanza, quella che al primo colpo fa strike esiste... non stiamo parlando della leggenda del Troll che si sposa con un cammello, c'è anche chi senza nemmeno mettersi di impegno fa tombola. Ma no, noi non siamo tra le fortunate, noi si deve sputar sangue prima di farcela, un po' come cercare di completare un puzzle di 2000 pezzi con gli occhi bendati e una mano legata, sedute sopra una collinetta di braci roventi mentre uno sciame di api ci ronza intorno incazzatissime. Ecco, in questo caso si avrà tutto il tempo di immaginare, pianificare, meditare e scegliere tutto ciò che servirà al nostro bambino. Ok, ma di questo passo, mentalmente, gli abbiamo anche organizzato il matrimonio! 

mercoledì 25 febbraio 2015

Meritocrazia

"Non ha un figlio? Forse non se lo merita", parole uscite dalla mia bocca ventenne... idiozia madornale, di quelle che sconfinano nel cinismo più bieco. Faccio ammenda e provo vergogna postuma. Un figlio non è un premio né il riconoscimento del nostro valore, della nostra bontà d'animo o della nostra bellezza. Un figlio arriva anche a chi non se lo "merita", diciamocelo. Mi rivolgo a chi abusa di loro, li maltratta, umilia, tortura fisicamente e mentalmente, a chi si prende gioco del miracolo della vita e infligge dolore e sofferenze che nemmeno nei peggiori film horror. Bambini segregati, malnutriti, uccisi. Se ci fosse una meritocrazia, una valutazione morale dell'idoneità di una coppia a crescere un figlio, questi orchi e streghe non avrebbero in dono dal cielo  nemmeno un calzino bucato, altro che figli! Quello che mi fa arrabbiare è proprio questo: ci sono coppie, come la nostra, di persone che saprebbero amare un bambino immensamente ma che devono soffrire, aspettare, penare e magari non vedere mai questo sogno realizzarsi. E ci sono mostri che mettono al mondo una creatura dopo l'altra, come se sfornassero biscotti, per poi farli a pezzi. Non so darmi una risposta, forse nemmeno esiste, ma di sicuro la meritocrazia non centra un emerito piffero!!

I bambini in cielo staranno finendo

Bene, questo è stato l'illuminante, inconfutabile parere scientifico di mia madre: "Non arriva perché i bambini in cielo staranno finendo". Ora, non metto in dubbio che possa esserci un limite massimo di creature che il nostro Creatore abbia pianificato per abitare il pianeta Terra ma, francamente, fatico ad immaginare l'aldilà con gli scaffali vuoti e la scritta "SOLD OUT", nemmeno parlassimo del Black Friday! Devo però ammettere che un'affermazione del genere taglia le gambe a qualsiasi piagnucolamento post rosse: oh, se son finiti son finiti, non è che si possa pretendere l'impossibile! Certo non ci si spiega il recente parto della vicina di casa...
"Eh, l'avranno prenotato", immagino già la risposta.



martedì 24 febbraio 2015

Scateno l'inferno


Ci sono donne che fin da bambine hanno sognato e desiderato fondamentalmente due cose:  sposarsi e avere figli. Io NO! Da bambina non pensavo né a sposarmi né tanto meno a procreare, ho vissuto un'infanzia libera dagli stereotipi: mi arrampicavo sugli alberi, sparavo con la cerbottana ai passanti, il mio colore preferito non era il rosa, non avevo paura di sporcarmi e di fare giochi pericolosi, passavo ore inforcando la mia super bicicletta a caccia di nuove avventure....un MASCHIACCIO! Ma arriva un giorno in cui la strada della bimba che ha sempre giocato a "mamma casetta" e quella della bimba adventure che ha collezionato ferite e cicatrici sulle ginocchia, inesorabilmente si incrociano. 
Obiettivo comune: spennare quella maledetta CICOGNA!!!
Un animale che, per molte di noi, diventa un esemplare così raro che nemmeno fosse un rinoceronte di Giava! Non so che cosa abbia pensato di fare la ex bambina rosa confetto, io di sicuro mi sono rifornita di lanciafiamme e gas lacrimogeni, perché se voglio qualcosa che non riesco ad ottenere... SCATENO L'INFERNOOOOO! E la "caccia" inizia così.